Intelligenza Artificiale: è davvero un modo per distinguersi?

L’intelligenza artificiale scrive testi perfetti, ma tutti uguali. Per farsi notare, serve tornare a uno stile autentico, imperfetto e personale.

Preparatevi un caffè prima di leggere questo articolo.

La velocità con cui l’intelligenza artificiale ha fatto irruzione nelle nostre vite e nel nostro lavoro è semplicemente senza precedenti. In pochissimo tempo è passata dall’essere una novità per pochi a uno strumento accessibile a chiunque abbia in mano uno smartphone o un computer.

Oggi, generare immagini o scrivere testi con l’AI è diventato parte della routine per moltissimi creatori, brand e professionisti.

Ma la domanda sorge spontanea:

Pubblicare contenuti generati dall’AI è ancora un vantaggio?

È innegabile: l’AI sa scrivere bene. Anzi, spesso troppo bene. I testi che produce sono fluidi, ordinati, grammaticalmente impeccabili.
E proprio per questo… stanno diventando tutti uguali.

I nostri feed stanno diventando un copia-incolla elegante, ma sterile. Post, articoli e caption con la stessa struttura, lo stesso tono, gli stessi aggettivi. E l’attenzione? Scivola via. Sempre più in fretta.

La (vera) novità? L’articolo perfetto dell’AI è già invisibile.

In un mare di contenuti impeccabili, torna a distinguersi chi osa essere imperfetto.
Chi scrive con la propria voce. Chi dice qualcosa di vero, anche se con qualche sbavatura stilistica.
E sai una cosa? È questo che da’ ancora possibilità di catturare l’attenzione!

Il nostro consiglio? Ritorna al tuo stile.

Non aver paura di essere diretto, personale, umano. Un contenuto autentico, anche se meno “perfetto”, oggi ha molte più possibilità di attirare l’attenzione che stai cercando.

PS: L’immagine in evidenza di questo articolo è stata generata proprio con l’intelligenza artificiale. Ci siamo divertiti a farle leggere il nostro testo, chiederle cosa ne pensasse e provare a visualizzare ciò che questo articolo le ispirava. Un piccolo paradosso creativo, per ricordarci che l’AI è uno strumento e non utilizzandolo si resta indietro… ma la creatività vera ha ancora bisogno di un cuore (e magari un caffè).

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