“È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.” – Albert Einstein
Tra le prime cause che rallentano la crescita di un’azienda, ci sono convinzioni radicate in luoghi comuni che erano irreali già all’epoca in cui sono nati.
Questi falsi miti, invece di aiutare a crescere, bloccano il cambiamento, giustificano l’immobilismo e danno l’illusione di “fare la cosa giusta” solo perché si è sempre fatto così.
In questo post abbiamo raccolto cinque luoghi comuni noti – tratti da scienza, cultura pop e vecchie dicerie – e li abbiamo messi a confronto con i falsi miti aziendali che sentiamo ogni giorno.
Lo scopo?
Aiutarti a capire cosa lasciar andare…
e cosa, finalmente, vale la pena attivare.
Luoghi comuni e miti aziendali
“Usiamo solo il 10% del nostro cervello”
Falso: usiamo molte più aree cerebrali, anche mentre dormiamo.
Mito aziendale: “Un sito vetrina basta, tanto la gente ci trova.”
Se non comunichi in modo strategico, stai sfruttando solo una piccola parte del tuo potenziale.
“Napoleone era basso”
Falso: era nella media della sua epoca.
Mito aziendale: “Siamo troppo piccoli per investire in comunicazione.”
Nessuno lo è. Basta trovare la propria dimensione. E iniziare a crescere.
“I tori odiano il rosso”
Falso: sono daltonici.
Mito aziendale: “Cambiamo colore, così funziona meglio.”
Il problema non è il colore. È cosa stai agitando davanti alle persone.
“La vitamina C previene l’influenza”
Falso: può aiutare in minima parte a prevenirla, ma non a curarla.
Mito aziendale: “Facciamo uno spot e le vendite crescono.”
Serve un sistema immunitario di contenuti, non solo un integratore.
“Il cammello conserva acqua nelle gobbe”
Falso: le gobbe servono a immagazzinare grasso, non acqua.
Mito aziendale: “Il budget marketing lo teniamo per quando servirà.”
Quando hai sete, è già tardi per cercare l’acqua.